Giovedì 23 gennaio 2025, il concerto si terrà nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo
Pescara. Giovedì 23 gennaio 2025, la nuova stagione del Kabala si apre con un concerto nel segno dell’incontro musicale e della sintesi tra linguaggi differenti. Protagonisti sul palco Danilo Di Paolonicola alla fisarmonica e all’organetto, Gionni Di Clemente all’oud e alla chitarra e Baba Sissoko allo ngoni, alle percussioni e alla voce.
Il concerto si terrà a Pescara, nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo. Il costo del biglietto di ingresso al concerto è di €15 e può essere acquistato anticipatamente presso la sede della Società del Teatro e della Musica (Via Liguria 6, Pescara) oppure, il giorno del concerto, all’ingresso della Sala.
Oltre al biglietto per il solo concerto, sono possibili le formule combo con aperitivo/cena prenotando al numero 324.6112097. Per ulteriori informazioni, si consiglia di visitare il sito kabalaclub.it
Ethnic Project è il progetto voluto da Danilo Di Paolonicola per mettere a confronto tradizioni popolari, danze, generi musicali e sonorità provenienti da ogni angolo del mondo. Un progetto aperto alla partecipazione di musicisti differenti e che perciò si rinnnova ogni volta attraverso una visione, insieme, coerente e collettiva e si anima delle personalità e dello stile di musicisti esperti come Gionni Di Clemente e Baba Sissoko. presenti nel concerto pescarese.
Danilo Di Paolonicola, classe 1977, si avvicina alla musica all’età di sei anni, suonando l’organetto e dimostrando subito un precoce talento che lo porta a vincere a soli dieci anni il “Campionato del Mondo” di fisarmonica diatonica, impresa ripetuta poi altre cinque volte. Fra i numerosi concorsi vinti, nell’anno 2007, con il suo gruppo “Ethnic Project” si afferma nel prestigiosissimo “Premio Città di Castelfidardo” e nello stesso anno sempre con il suo gruppo si aggiudica anche il “Premio Stefano Bizzarri” dove ha avuto l’onore di aprire il concerto di gala di Richard Galliano. Nel 2016, ha pubblicato “No Gender” per l’etichetta Cinik Records, seguito poi nel 2023, da “No Gender #2”: una traiettoria pensata per proseguire, in maniera integrata ed organica, la ricerca di una convergenza tra culture musicali differenti. Nel 2020 ha inciso la colonna sonora del film/documentario “Fellini degli Spiriti”, prodotto da Raicinema. È direttore artistico e ideatore del Festival del Saltarello e dell’Orchestra Popolare del Saltarello che insieme rappresentano un fiore all’occhiello per l’Abruzzo.
Griot e polistrumentista del Mali, Baba Sissoko risiede da tempo in Italia ed è quindi diventato un protagonista della scena musicale del nostro paese. Attivo nella diffusione della musica del suo paese nel mondo, ha intrecciato l’amadran – che per molti studiosi è all’origine del blues – con il jazz e con le altre musiche popolari afro-americane. Ha collaborato con musicisti prestigiosi come Dee Dee Bridgewater, Omar Sosa e Roberto Fonseca e ha dato risalto così alla sua intenzione di interagire con quei musicisti che guardano alle origini africane della musica americana. Negli anni più recenti, i suoi lavori sono stati pubblicati dalla prestigiosa Caligola Records, alternando lavori in studio e dal vivo, con una forte attenzione verso il blues e verso le sue connessioni con l’amadran: al centro del suo mondo espressivo sono le storie che nascono nell’anima profonda di chi le canta. Un percorso che trova una sintesi nel titolo attuale ed esplicito di uno dei suoi lavori, vale a dire “Mediterranean Blues”: la centralità del Mediterraneo come ponte tra popoli e tradizioni diverse e, allo stesso tempo, luogo di contrasti e di drammatiche vicende di migrazione.
Gionni Di Clemente è un musicista che supera ogni possibile schema o convenzione: chitarrista, compositore e arrangiatore, suona tutti gli strumenti a corda, dalla chitarra classica a 10 corde alla chitarra acustica a 12 corde passando per l’oud, il bouzouki, il mandolino e il sitar. Ha suonato in un’ampia varietà di contesti internazionali e in festival dedicati al jazz alla classica contemporanea e alla world music, in Italia e in molti paesi del mondo tra cui Spagna, Germania, Romania, Norvegia, Marocco, Algeria, Sud Africa, Cile e Pakistan. Nel 2007, ha pubblicato per Dodicilune “La Danza degli Spiriti” mentre, nel 2017 per Paesaggi Acustici/RaRa Records, ha dato alle stampe “In A Dense Fog” con l’ensemble Triat. formato insieme a Domenico Candellori, Giuseppe Franchellucci e Greg Burk. Dal 2009, è stato direttore artistico del Festival Paesaggi Acustici, rassegna dedicata alle declinazioni più contemporanee degli incontri tra jazz e musica etnica.
Il prossimo appuntamento con la musica del Kabala è per giovedì 30 gennaio 2025 con il concerto del quartetto guidato dal trombettista e pianista tedesco Sebastian Studnitzky.