L’esponente del M5s vuole avere delucidazioni: «A rischio la qualità e l’efficienza dei servizi offerti»
Roma. «La Corte dei Conti con sede all’Aquila rappresenta un presidio di legalità fondamentale per l’intera regione Abruzzo, garantendo un controllo diretto e puntuale sui conti pubblici e sulla gestione amministrativa del territorio». Con questa premessa la deputata del M5s, Daniela Torto, interviene in merito al possibile accorpamento della corte dei Conti dell’Aquila e quella di Napoli. «La decisione di chiudere la sede aquilana rischia di compromettere la qualità e l’efficienza dei servizi offerti, oltre a indebolire il legame tra le istituzioni e il territorio abruzzese. La presenza della sede della Corte dei Conti all’Aquila non solo assicura un presidio di legalità e trasparenza ma rappresenta anche un simbolo di vicinanza dello Stato alle comunità locali, in un’area che già affronta significative difficoltà socio-economiche e infrastrutturali», aggiunge l’esponente pentastellata. «Si tratta di una decisione che appare incoerente con la necessità di rafforzare il decentramento amministrativo e di valorizzare le specificità territoriali, così come previsto dall’articolo 5 della Costituzione», aggiunge Torto sottolineando che la «chiusura della sede potrebbe aggravare il divario tra i territori, penalizzando ulteriormente l’Abruzzo già colpito da calamità naturali e da altre emergenze strutturali. Una decisione che appare altrettanto incoerente, inoltre, rispetto a quanto si sta decidendo su altri comparti della giustizia, come le deroghe per il mantenimento dei tribunali minori. Il M5s sarà sempre per la scelta di mantenere i tribunali sui territori, vicino ai cittadini».
La deputata pone l’attenzione anche sulla comunità locale, le rappresentanze istituzionali e professionali del territorio che «hanno espresso forte contrarietà a questa decisione, sottolineando l’importanza di mantenere operativa la sede all’Aquila. Non solo, perché l’accorpamento potrebbe determinare un aumento dei costi e delle difficoltà logistiche per gli enti e i cittadini abruzzesi, costretti a rivolgersi a sedi più distanti per questioni legate alla Corte dei Conti».
Su questa possibile riorganizzazione Torto sta depositando una interrogazione parlamentare a risposta scritta al ministro della Giustizia ed al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. Quattro i quesiti a cui la deputata vuole avere risposta: «Chiedo innanzitutto se il governo intenda rivedere questa decisione, garantendo la permanenza della sede della Corte dei Conti all’Aquila in considerazione della sua rilevanza strategica e istituzionale per la regione Abruzzo». E poi: «Vorrei conoscere quali iniziative il governo stesso abbia intenzione di intraprendere per salvaguardare i presidi di legalità e trasparenza amministrativa nei territori periferici, assicurando un’adeguata tutela del principio di equità territoriale». Torto inoltre domanda «se sia stato effettuato uno studio sull’impatto economico, sociale e amministrativo che deriverebbe dalla chiusura della sede della Corte dei Conti all’Aquila e quali siano i risultati di tale valutazione». E infine chiede «se non si ritenga necessario coinvolgere maggiormente le istituzioni locali, le associazioni professionali e la cittadinanza in un processo decisionale che ha evidenti implicazioni per l’intero territorio regionale».