Cultura e eventi

A Francavilla una messa in ricordo dell’artista Bruno Sambenedetto, a tre mesi dalla scomparsa

Francavilla al Mare. Una messa in ricordo dell’artista Bruno Sambenedetto, a tre mesi dalla scomparsa, sarà celebrata il 30 novembre alle h. 16.00 nella Chiesa della Madonna delle Grazie, nel cuore del parco pubblico Villanesi a Francavilla al Mare. Sarà il parroco, padre Massimiliano Guardini, a celebrare il rito religioso.
A seguire un ricordo dell’artista da parte del critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, la lettura di alcune poesie di Bruno, sia in italiano che in vernacolo romanesco, declamate da Giancarlo Zappacosta con musica di accompagnamento e brani di cantautori italiani a cura del chitarrista Raffaele Rubino.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Le Franche Villanesi che cura da decenni le iniziative di culto e culturali nella Chiesetta.
Bruno Sambenedetto, poliedrico artista romano, residente a Francavilla da diversi anni.
Il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone lo ricorda così: nasce a Roma nel 1954, dove rimane fino alla metà degli anni ‘70 partecipando al fermento culturale, musicale ed artistico della capitale, per poi trasferirsi in Abruzzo. La sua arte è istintiva, essendo una dote innata, e si è cimentato nei vari settori dell’arte: dalla pittura alla grafica, dalla poesia alla musica.
I suoi quadri sono molto intensi e coinvolgenti emotivamente. Per Bruno dipingere un quadro era come aprire una finestra sul pensiero, una sorta di biografia dell’anima. Ha partecipato a diversi concorsi internazionali di pittura ricevendo ottimi apprezzamenti di pubblico e critica. Molte delle sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private.”
Nel suo ultimo libro di poesie in romanesco, così Bruno Sambenedetto descriveva la sua arte: “La mia passione per l’arte è a 360° ed è istintiva. Mi sono cimentato nei vari settori: dalla pittura alla grafica, dalla progettazione all’organizzazione di eventi, dalla composizione musicale alla stesura di testi. La mia arte è sempre tesa alla ricerca di un’essenza, di un itinerario spirituale ed umano che va alla ricerca dell’oggettivo attraverso il soggettivo, dell’universale attraverso il particolare. Io vivo con le parole, mi appassionano, mi stregano, con sensibilità creativa, un pizzico di verità, realtà e follia.”
Testamento spirituale per le nuove generazioni di creativi- sottolinea Pasqualone.

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