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A Chieti la presentazione del libro “Il Rinascimento del cenacolo di Costanza D’Avalos, principessa di Francavilla”

Salotti culturali teatini – ottavo incontro
Giardino Chiostrale del Convitto G. B. Vico – Chieti
8 agosto ore 21:15
Presentazione del libro Il Rinascimento del cenacolo di Costanza
D’Avalos, principessa di Francavilla (a cura di Maria Rosaria Sisto),
Napoli, Paolo Loffredo, 2023.
Introduzione: Luca Dragani.
Dialoga con l’autrice Giancarlo Pelagatti.
Letture a cura di Monica Ferri.

Il programma musicale comprenderà brani del tempo di Costanza d’Avalos, tutti tratti dal repertorio frottolistico tranne uno, scritto dal Maestro di Musica di Costanza, Costanzo Festa, detto ‘il fiammingo d’Italia’ per la sua abilità compositiva e considerato (con Philippe Verdelot) l’inventore del madrigale rinascimentale.

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Il tema del Rinascimento al femminile è stato oggetto di una meritoria iniziativa scientifico-editoriale, promossa dall’associazione culturale Le Franche Villanesi di Francavilla al Mare, presieduta dalla dottoressa Maria Rosaria Sisto, infaticabile promotrice di eventi culturali sul territorio abruzzese e non solo. L’iniziativa, che si è tradotta nella pubblicazione del volume Il Rinascimento del Cenacolo di Costanza d’Avalos, principessa di Francavilla, a cura di Maria Rosaria Sisto (Napoli, Paolo Loffredo editore), costituisce il frutto di un importante progetto di ricerca che si è avvalso del contributo di numerosi studiosi del mondo accademico, tra cui Elisa Novi Chavarria, titolare della cattedra di Storia moderna dell’Università del Molise; Flavia Luise, docente di Storia moderna nell’Università di Napoli; Elena Papagna, docente di Storia moderna nell’Università di Bari; Raffaele Colapietra, benemerito storico aquilano, già professore, per vario tempo, di Storia moderna e contemporanea nell’Università di Salerno, che hanno discusso l’azione e l’opera della principessa di Francavilla, il cui titolo le venne attribuito da Federico, ultimo re aragonese di Napoli, prima che questi venisse costretto all’esilio in Francia nel 1501. […]

“Lo spirito di Costanza – ha sottolineato Maria Rosaria Sisto nella presentazione del volume – ha infuso nuova energia nella nostra associazione. Guardiamo con occhi diversi i luoghi di vita, i paesi nativi, le città importanti della bella Italia, la nostra Francavilla, consapevoli che nei secoli hanno ospitato intelligenze e sensibilità fondamentali per una straordinaria avventura culturale. La sola che alimenta sogni e speranze di evoluzione, nonostante i momenti bui che stiamo vivendo. Resisteremo, per raccontare alle nuove generazioni la bellezza insopprimibile calata a piene mani nel nostro DNA, patrimonio che informa ogni attuale competenza umana reclamando, con una voce che travalica i secoli, di essere preservato e trasmesso”. È dunque all’interno di una simile testimonianza, improntata all’ottimismo della volontà quale prodotto di una orgogliosa dimensione identitaria, che tale pubblicazione va a collocarsi, per offrire lustro a Costanza d’Avalos, cioè ad una delle più cospicue figure che hanno reso l’Abruzzo dell’umanesimo rinascimentale una terra produttrice di fertili esperienze storiche.

(riduzione da una recensione curata da Marco Trotta, docente di Storia moderna – Università d’Annunzio).

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