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Il Comune di Chieti recupera ristori per compensazione ambientale pari al 754.695 euro

Sindaco e assessore Zappalorto: “Somme che arrivano dal trattamento dei rifiuti di Roma in città, una boccata di respiro per la città”

Chieti. Il Comune di Chieti è riuscito a recuperare le somme a titolo di compensazione ambientale ai sensi dell’accordo Regione Lazio e Abruzzo per i rifiuti indifferenziati di Roma che dal 2019 sono sottoposti al Trattamento meccanico-biologico sul territorio. Stamane la conferenza con il sindaco Diego Ferrara, l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto e il dirigente Andrea Lannutti.

A seguire la mole sottoposta a TMB, il dovuto totale e la quota spettante a Chieti per anno. La somma complessiva ammonta a 754.695,74 euro.

· Anno 2019: 39.920,89 tonnellate conferite per un totale dovuto di quota tariffaria pari a € 313.853,74.

Totale spettante al Comune di Chieti: 87.325,67 euro;

· Anno 2020: 49.688,36 tonnellate conferite per un totale dovuto di quota tariffaria pari a € 496.883,60.

Totale spettante al Comune di Chieti: 114.283,23 euro;

· Anno 2021: 66.273,91 tonnellate conferite per un totale dovuto di quota tariffaria pari a € 662.739,10.

Totale spettante al Comune di Chieti: 152.429,99 euro;

· Anno 2022: 58.194,17 tonnellate conferite per un totale dovuto di quota tariffaria pari a € 872.912,55.

Totale spettante al Comune di Chieti: 200.769,89 euro;

· Anno 2023: 57.938,25 tonnellate conferite per un totale dovuto di quota tariffaria pari a € 869.073,75.

Totale spettante al Comune di Chieti: 199.886,96 euro.

“Per il Comune di Chieti è una boccata d’ossigeno che ci consentirà di fare manutenzioni che non siamo riusciti a mettere in campo a causa del dissesto e che faranno bene alla città – così il sindaco Diego Ferrara – . Ringrazio la struttura dirigenziale dell’Ente che ha lavorato per questo risultato, con l’assessore Chiara Zappalorto. Ora attiveremo un cronoprogramma di attività per spenderli, sicuramente li impiegheremo per il decoro cittadino, anche se l’accordo prevede una destinazione particolare. Infatti, le quote tariffarie riconosciute ai Comuni interessati dalla presenza degli impianti individuati nelle deliberazioni in oggetto, sono risorse economiche da destinare obbligatoriamente ad attività e a interventi finalizzati alla riduzione, al riuso, alla preparazione al riutilizzo, al riciclo, alla rimozione di rifiuti abbandonati/depositati in modo incontrollato e alla messa in sicurezza/bonifica dei siti interessati, alle attività di sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell’economia circolare. E questo faremo”.

“È una buonissima notizia ed è anche un’attività svolta in piena sinergia fra Comune e Regione Abruzzo – illustra l’assessora all’Ambiente e transizione ecologica Chiara Zappalorto – . È grazie all’iniziativa del nostro dirigente Andrea Lannutti che siamo riusciti a fare la ricognizione decisiva per il recupero di somme che spettavano al Comune in base all’accordo fra le due Regioni, per aver preso in carico dei rifiuti capitolini sottoposti al Trattamento meccanico biologico, quindi rifiuti indifferenziati destinati alla nostra discarica. Dal 2018 a oggi l’accordo è stato rinnovato anno per anno, ma abbiamo verificato che nei capitoli non c’era la quota di spettanza comunale, così abbiamo vagliato con la Regione ciò che era di nostra competenza, le strutture hanno ricostruito i fondi a noi spettanti e con una lettera di qualche settimana fa ci ha comunicato la spettanza dei 754.695 euro. Sono fondi destinati alla riqualificazione ambientale, sull’utilizzo faremo un quadro delle priorità e su questo interloquiremo anche con la Regione per capire quali siano i margini per intervenire, per sanare e ripulire le discariche abusive, fare la pulizia di alcuni fossi della città che hanno necessità di manutenzione importante, stabiliremo interventi anche su pezzi di strada che insistono sul tragitto della discarica. Una parte dei fondi è poi destinata al rapporto con la cittadinanza sui temi della raccolta differenziata e la utilizzeremo per sensibilizzare sempre di più la comunità sulle problematiche ambientali e perché sia sempre più parte di un’azione sinergica con il Comune, in modo che sia più efficace sul territorio”.

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