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Stato di agitazione per il lavoratori impegnati nel servizio di facchinaggio nei presidi ospedalieri della Asl Chieti

Cgil e Filcams Cgil: una situazione inaccettabile

Chieti. La Cgil Chieti e la Filcams Cgil Chieti indicono l’apertura dello stato di agitazione dei lavoratori impegnati nel servizio di facchinaggio nei presidi ospedalieri della provincia di Chieti affidati dalla Asl 02 Lanciano Vasto Chieti alla società Dussmann Service e da questa in subappalto alla cooperativa Auriga.

Questo appalto doveva regolarmente continuare fino al 2025 ma nella giornata di ieri l’amministrazione della Asl 02 ha comunicato alle aziende la decisione di operare da subito una drastica riduzione del servizio che si tradurrà in un taglio di quasi il 50% delle ore di lavoro per i circa 70 lavoratori impiegati.

Nelle scorse settimane era stato richiesto alle aziende e alla direzione della Asl 02 un incontro, vista la preoccupazione per le voci che già circolavano in merito a possibili tagli, ma non è stata ricevuta nessuna risposta.

Da ieri, però, la volontà della Asl 02 è chiara: tagliare drasticamente una serie di attività molto importanti per garantire una puntuale e corretta assistenza all’interno di un servizio sanitario già fortemente provato.

Questi lavoratori, infatti, sono impegnati nelle farmacie ospedaliere, nella consegna provette e in altre attività fondamentali per il buon andamento di moltissimi reparti.

Per questi lavoratori, tutti part time, che da anni prestano servizio all’interno della Asl 02, le conseguenze sul reddito e sull’occupazione saranno pesantissime.

Una simile decisione conferma l’urgenza di avere chiarimenti sulle modalità con cui l’ASL2 Chieti Lanciano Vasto intende predisporre il piano di razionalizzazione della spesa sanitaria previsto dalla legge regionale recentemente approvata per trovare la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale, tagliare o ridurre i servizi solo per fare immediatamente cassa è preoccupante, in ballo c’è la fruibilità del diritto alle cure e la salvaguardia del lavoro.

Per queste ragioni, la CGIL e la FILCAMS Chieti nell’indire lo stato di agitazione, tornano a sollecitare il direttore generale affinchè convochi un urgente incontro per darci informazioni sul piano di razionalizzazione nel suo complesso che si intende realizzare per la nostra provincia. Non si può semplicemente tagliare a scapito dei lavoratori e cittadini, per questo in assenza di riscontro, ci si riserva di intraprendere ulteriori azioni in difesa dei lavoratori e cittadini.

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