Cronaca

Carovana Uil contro precariato e lavoratori fantasma a Pescara

Domani mattina l’apertura dell’evento con PierPaolo Bombardieri

Pescara. La “Carovana Uil contro precariato e lavoratori fantasma” fa tappa a Pescara, lungomare piazza Madonnina, domani 3 aprile e venerdì 4 aprile. L’evento, organizzato da Uil Abruzzo e dal Premio nazionale “Paolo Borsellino”, patrocinato da Provincia e Comune di Pescara, è uno degli appuntamenti del tour nazionale voluto dall’organizzazione sindacale a difesa del lavoro, contro il precariato e il lavoro povero e fantasma.
“Saranno due giornate dedicate al lavoro, ai diritti e alla sicurezza con ospiti di rilievo nazionale – spiega Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo -. Nell’appuntamento, aperto alla cittadinanza, alle scuole, alle associazioni, a istituzioni e realtà sociali del territorio abruzzese, si parlerà di lavoro, criminalità, precarietà, formazione e inclusione, con dibattiti, tavole rotonde e testimonianze per dire no ai lavoratori fantasma”.
Sei gli incontri in programma durante la due giorni: giovedì 3 si discuterà di “Fattori di incidenza negativa della criminalità organizzata nel mercato del lavoro” con la partecipazione del segretario generale Uil PierPaolo Bombardieri, di “Rapporto tra i servizi UIL e le Associazioni di volontariato: buone prassi per un mercato del lavoro inclusivo” e “Precariato e sottoccupazione: quale futuro per il nuovo mercato del lavoro”; venerdì 4 aprile si parlerà di “Formazione continua: alla ricerca di nuove competenze tra precariato e nuove prospettive”, “Le peculiarità dell’accordo interconfederale nell’artigianato abruzzese” e “La contrattazione di secondo livello nel settore dell’artigianato: prospettive di tutela e di sviluppo del comparto”.
L’appuntamento di Pescara della Carovana Uil porrà l’attenzione sulla tutela del lavoro non solo come protezione dei diritti dei lavoratori, ma anche come contrasto alla criminalità, con l’obiettivo di costruire un’economia sana, giusta e sostenibile. Combattere la criminalità che si infiltra nel mondo del lavoro è essenziale per garantire che il lavoro rimanga uno strumento di dignità e non di abuso. Così come lottare contro il lavoro sommerso e il caporalato, fenomeni che violano i diritti dei lavoratori e creano anche un’economia parallela che indebolisce le finanze statali e minaccia la stabilità di interi settori economici. La tutela del lavoro si concretizza inoltre con la creazione di un ambiente di lavoro sicuro e legale e di una società che garantisce il benessere e le opportunità per tutti, riducendo le disuguaglianze e promuovendo una crescita economica che non lascia nessuno indietro.
“Ringrazio di cuore il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e il segretario regionale Michele Lombardo per aver scelto il Premio Borsellino come luogo di questo importante confronto – dichiara Graziano Fabrizi, responsabile del Premio nazionale Paolo Borsellino – È un riconoscimento che ci onora e ci spinge a fare ancora di più per costruire, insieme, un domani migliore. Pescara è pronta a lanciare un format che non sia solo un incontro, ma un’esperienza concreta di partecipazione, confronto e crescita. Vogliamo che i ragazzi siano al centro del dibattito, non come spettatori, ma come protagonisti di un percorso che parte dalla scuola e si estende alla società. Parlare di lavoro senza legalità è inutile, così come parlare di legalità senza futuro è un paradosso. Per questo, oggi più che mai, dobbiamo unire le forze e dare ai giovani il ruolo che meritano. Come diceva Paolo Borsellino, ‘La giustizia non è un ideale, ma una necessità’. È proprio in questa convinzione che si radica il nostro impegno verso i giovani. Borsellino ci ha insegnato che la legalità non è solo una questione di norme, ma di valori, di scelte quotidiane, di coraggio nel difendere ciò che è giusto. Per questo, oggi, quando parliamo di legalità, non possiamo non ricordare il suo esempio, il suo sacrificio, il suo amore per la verità e la giustizia. I giovani sono la chiave di volta per un futuro migliore, e come Borsellino ci ha insegnato, è con il coraggio delle nostre azioni che possiamo davvero cambiare le cose. Siate ispirati da queste parole, perché, come lui ha detto, ‘Un altro futuro è possibile’. Siate la generazione che non si arrende, che lotta per la verità, la giustizia e il bene comune”.
Per Leonardo Nodari, co-fondatore del Premio Borsellino: “La nostra organizzazione è in prima fila con la Uil per difendere il lavoro e dare un taglio al precariato, per sensibilizzare contro il pericolo delle mafie che hanno l’obiettivo di radicarsi nel sistema socio-economico e nelle filiere produttive. La questione della tutela della legalità e della lotta alla criminalità organizzata è di tutti. Al costante e prezioso lavoro del sindacato, degli organismi inquirenti e delle forze dell’ordine, deve affiancarsi quello delle istituzioni territoriali e dell’associazionismo, che svolgono il prezioso lavoro nelle scuole e coi giovani, per creare una barriera solida contro i fenomeni malavitosi. Solo attraverso una maggiore consapevolezza, attraverso un’azione mirata verso gli studenti e anche attraverso controlli più efficaci sarà possibile garantire ai giovani un accesso al mondo del lavoro sicuro e dignitoso. Questa “carovana” della Uil è un’occasione ulteriore per darsi da fare, insieme. Il Premio Borsellino non poteva non esserci”.

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