Politica

Pescara, Strada Parco. Pettinari per l’Abruzzo: “La nostra denuncia con i cittadini: storia infinita e caos generale”

Pescara. Questa mattina Domenico Pettinari, Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese – rispettivamente Presidente del Movimento Politico “Pettinari per l’Abruzzo” e consiglieri comunali del predetto movimento – hanno tenuto una conferenza stampa con i cittadini in Piazza della Repubblica sulle problematiche della Strada Parco. Ormai da qualche mese – dichiara Pettinari – abbiamo scoperto che si è deciso di instradare sulla Strada parco bus elettrici Yutong in modalità BRT. E la Filovia in modalità TRM per cui sono stati spesi 33milioni di euro che fine farà? Un’altra domanda ci sorge spontanea: i collaudi stringenti sul tema della sicurezza da parte dei tecnici ANSFISA quando si faranno ? E se si faranno, come potrebbe ANSFISA collaudare un’infrastruttura interessata da 180 corse giornaliere di bus elettrici BRT?? Siamo davvero davanti ad una gestione politica amministrativa dell’annosa vicenda – continua Pettinari – che definirla caotica è riduttivo . Per anni ci avevano fatto credere che sarebbero stati attivati i filobus sulla strada parco, di anno in anno si sono rincorsi annunci politici della partenza imminente per poi un bel giorno scoprire che li, dove ci avevano promesso i filobus, transiteranno (per ora??) bus elettrici . Come mai tutto ciò? Forse perché non sono riusciti a collaudare un’arteria che non è in sicurezza? Da anni – continua Pettinari – denunciamo l’insicurezza della infrastruttura e forse la storia ci sta dando ragione. Allora, se proprio si doveva, anche se noi siamo sempre stati contrari al passaggio dei mezzi sulla strada parco, non era forse meglio farci passare i bus elettrici 20 anni fa e risparmiare tutti i soldi che si sono spesi fino ad oggi ??? Inoltre non è stato risolto il problema dei passi carrai e degli accessi alle abitazioni civili, in particolare, tra via Cavour e via Solferino (caso emblematico di una famiglia sita in via Solferino 117, che ad oggi non può uscire di casa). La questione è diventata prioritaria anche alla luce della recente sentenza che avrebbe autorizzato i passi carrai di un Condominio, estensibile a tutti gli altri accessi regolari. Come si comporteranno le istituzioni a seguito della citata sentenza ? Abbiamo riscontrato un’altra grande criticità a Pescara dove non esiste un capolinea con relativa banchina di fermata a norma. La palina con la scritta “Terminal” è stata posizionata al livello strada tra le buche, per cui sarà pressoché impossibile per i soggetti fragili salire sui mezzi in Piazza della Repubblica. L’ingresso dei bus a piazza della Repubblica comporterà, altresì, l’eliminazione di numerosi parcheggi in una zona strategica ad alta densità di traffico in prossimità dell’autostazione dei pullman extraurbani a lungo raggio. Ad oggi, altresì, non sembrerebbero state eliminate le barriere architettoniche sulla Strada parco, così come denunciato dall’Associazione Carrozzine determinate. Lungo il tracciato ci sono numerosi attraversamenti pedonali non presidiati, con tutti i rischi annessi e connessi soprattutto nel periodo estivo quando migliaia di persone dovranno accedere al mare. Persistono – continua Pettinari – diversi tratti del marciapiede lato mare non percorribili (ad esempio, di fronte a Villa Sabucchi) ed altri con larghezza non a norma insufficiente al transito delle carrozzine. Ci sono semafori pericolanti legati con lo spago e gli stessi non sono ancora sincronizzati sulla priorità riservata al filobus. Le banchine di sosta lungo il tracciato presentano altezze diverse, per cui saranno vere e proprie trappole per i disabili. Tutte le piazzole di sosta sono state costruite a misura del filobus Van Hool, con accesso delle carrozzine previsto sulla porta anteriore del vettore. Nei bus elettrici Yutong, che verranno instradati, l’accesso dei disabili è invece consentito sulla porta centrale. Altra criticità è rappresentata dalla pista ciclabile attigua alla Strada parco, che con l’immissione dei bus diventerà ciclopedonale, in quanto è impraticabile a causa delle pessime condizioni d’uso del fondo stradale. Riteniamo – conclude Pettinari – che si stia instradando un sistema, ancorché come soluzione “temporanea”, che non ha nulla in comune con l’opera finanziata e appaltata come testimonia la comparsa delle paline con “fermata a richiesta” incompatibili con i sistemi BRT appartenenti alla categoria ferroviaria, le cui fermate sono tutte obbligatorie. Pertanto, TUA dovrebbe spiegare ai cittadini le vere ragioni tecniche sottostanti che si oppongono al passaggio del filobus e cosa impedisce ad Ansfisa l’esecuzione dei collaudi richiesti contestualmente alla scelta sibillina di avviare intanto l’esercizio alternativo dei bus elettrici cinesi su un tracciato inadeguato ai fini di sicurezza.

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