Politica

Pescara, esposto alla Procura della Repubblica su struttura sportiva di Colle Breccia

Pescara. “I cittadini di Colle Breccia, assistiti dal nostro gruppo civico, hanno presentato un esposto per segnalare al Procuratore del Tribunale di Pescara, garante del rispetto della legge, la necessità di un percorso legale, condiviso e sociale sulla procedura del campo sportivo di Colle Breccia.
Una vicenda nota, quella di Colle Breccia, che interessa una bella area verde dedicata allo “sport e al tempo libero” (PRG), situata a sud della Riserva Naturale “Pineta dannunziana”, su cui incombe, a nostro avviso, un irrealizzabile bando e progetto di “Project financing”.
Il centro sportivo istituito tra gli anni 1998-2000 fin dall’origine è stato frequentato da associazioni del tipo scuola-calcio, con scopi sociali e ricreativi, poi lasciato in abbandono con la scusa di fare un bando economicamente sostenibile ma, di fatto, il Comune avrebbe indirizzato verso una gestione “produttiva” di tipo privatistico che, a nostro parere, non persegue più il “bene pubblico”.
L’aspetto più drammatico di questa contorta storia riguarda il fatto che trasformare gli spogliatoi, i campi di basket e di calcetto, in un ristorante e strutture chiuse per il padel significa fare opere che non rispetterebbero le indicazioni del PRG ma neppure rispetterebbero il disciplinare del bando, che non prevede impianti sportivi coperti.
Il progetto che ha vinto il bando, secondo il nostro parere, non sta in piedi economicamente, inoltre se il Comune volesse insistere nel presentarlo sarà necessario far sanare le difformità progettuali al Consiglio Comunale mediante strumenti di variante.
Non a caso, al bando non avevano partecipato altre associazioni sportive, pescaresi, ma solo chi ha vinto la gara, nonostante, ribadiamo, ci siano difformità tra progetto PRG e disciplinare di bando.
I cittadini si stanno rendendo conto che il luogo tranquillo dove vivono rischia di diventare un’area periferica brutalmente urbanizzata.
Secondo il progetto infatti, al posto di campi aperti sportivi si realizzeranno manufatti chiusi, tensostrutture per il padel alte fino a 12 m, che non rispetterebbero le distanze di sicurezza e di salubrità tra gli edifici, stabilite da norme nazionali, e, anche, in luogo del piccolo manufatto utilizzato come spogliatoio vi sarà un ristorante. Ultimo ma non trascurabile problema irrisolto riguarda quello dei parcheggi, non previsti nel Progetto, ed anche per questo sarà necessaria la “sanatoria” del Consiglio Comunale.
In altre parole l’intero quartiere diventerà invivibile.
Ci hanno detto i residenti: “La domenica mattina ci vogliamo svegliare con le grida dei bimbi”.
Come dargli torto?
Rischiano di avere giornate inquinate dal suono ossessivo della pallina di padel e finestre che si aprono al biossido di carbonio e ai fumi umidi del ristorante”. Si legge così in una nota dei consiglieri comunali Caterina Artese, Massimiliano Di Pillo e Domenico Pettinari.

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