Sold out il quinto appuntamento della grande prosa con protagonista Carlo Buccirosso
Ortona. Un appuntamento speciale quello di domenica 16 febbraio, alle 17.30, con una commedia che è diventata ormai un classico intramontabile ovvero “Parenti Serpenti”, messo in scena dagli “Amici della Ribalta”, e tratto dal celebre film diretto dal maestro Mario Monicelli.
La Compagnia dell’Alba, che dirige il Teatro Tosti, ha deciso di proporre fuori abbonamento della Stagione dei dialetti, curata in collaborazione proprio con gli “Amici della Ribalta”, lo spettacolo scritto dallo sceneggiatore lancianese Carmine Amoroso adattato e portato in scena , con successo per oltre vent’anni , dalla compagnia teatrale “Amici della Ribalta” di Lanciano presieduta da Ermanno Di Rocco.
La rappresentazione celebra il forte legame tra i luoghi storici abruzzesi: infatti, il meraviglioso centro storico di Sulmona venne scelto dal regista Monicelli per girare il film, dopo attenti sopralluoghi che lo portarono a preferire questa location a Lanciano. Una decisione che ha contribuito a rendere immortali le atmosfere del capolavoro cinematografico. “Parenti Serpenti” è anche un omaggio alle tradizioni natalizie abruzzesi, tra cui la suggestiva ricorrenza de “La Squilla”, il vero cuore del Natale lancianese, celebrata ogni anno il 23 dicembre. Lo spettacolo nel 2024 ha rappresentato la Regione Abruzzo al Festival FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) di Galatina, riscuotendo un notevole successo.
Biglietti disponibili in vendita Biglietti disponibili in vendita al botteghino del Teatro, nei consueti orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 19.30, giovedì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e online sul circuito Ciao ticket. Info allo 0854212125 e al 334 1543833 (solo whatsapp)
Il quinto appuntamento con la grande prosa fa registrare il secondo sold out. Dopo il tutto esaurito dello spettacolo con Massimiliano Gallo “Amanti”, “Il Vedovo Allegro”, un testo scritto e diretto da Carlo Buccirosso, che sarà anche in scena, ha riempito da giorni il Teatro Tosti. Uno spettacolo esilarante che offre anche ampi spunti di riflessione.
L’appuntamento è per il 18 febbraio alle 20.45.
Tre anni dopo la fine della pandemia, Cosimo Cannavacciuolo, vedovo ipocondriaco, stabilmente affetto da ansie e paure, inquilino del terzo piano di un antico palazzone situato nel centro di Napoli, persa la sua amata moglie a causa del virus, si ritrova a combattere la solitudine e gli stenti dovuti al fallimento della propria attività di antiquariato, che lo ha costretto a riempirsi casa della merce invenduta del suo negozio, e a dover lottare contro l’ombra incombente della banca concessionaria del mutuo che minaccia l’esproprio e la confisca del suo appartamento.