Pescara. Ha avuto inizio oggi in Commissione Finanze del Comune di Pescara l’approfondimento sulla proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle per l’istituzione del salario minimo comunale. La richiesta, contenuta in una mozione presentata a fine luglio dal capogruppo Paolo Sola nel primo Consiglio Comunale del Masci bis, ha incassato l’apertura di alcuni esponenti della maggioranza segnando un primo passo verso un’eventuale approvazione condivisa.
“L’iniziativa nasce con l’obiettivo di garantire una maggiore equità salariale e combattere direttamente sul territorio il fenomeno della povertà lavorativa – commenta Paolo Sola – una misura di civiltà che stabilisce il principio del salario minimo orario di 9 euro in tutti gli appalti di opere e servizi e concessioni di ogni tipo in cui il Comune sia stazione appaltante. Al tempo stesso – prosegue Sola – chiediamo di effettuare una ricognizione di tutti i contratti già in essere e delle condizioni applicate, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista normativo, per verificare anche con le organizzazioni sindacali come raggiungere l’obiettivo per l’amministrazione comunale che anche tutti i contratti già in essere prevedano un trattamento economico minimo inderogabile”.
Durante la seduta odierna, la Commissione Finanze ha iniziato ad analizzare nel dettaglio la proposta, valutandone l’impatto economico e sociale, dando il via ad una serie di incontri che proseguiranno nelle prossime settimane per approfondire tutti gli aspetti tecnici e normativi. “L’obiettivo – aggiunge Paolo Sola – era innanzitutto di aprire un dibattito onesto e un approfondimento oggettivo su questo tema, al di fuori di condizionamenti o pregiudizi ideologici, al fine di ripresentare la mozione nel mese di settembre sperando in una condivisione trasversale ed una approvazione del testo da parte del Consiglio Comunale. In tante città, come Firenze, Napoli e Livorno, questo strumento è già realtà e speriamo che anche Pescara possa iscriversi tra queste città virtuose raggiungendo un obiettivo fondamentale per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della propria comunità”.