Pescara. “Chi ha detto che il serbatoio posizionato dall’Aca alla scuola Virgilio è stato rimosso? Chi ha detto che è stato lasciato lì solo per 10 giorni? Lo chiedo al Movimento 5 stelle che diffonde informazioni sbagliate per il solo gusto di attaccare il centrodestra e il sindaco Carlo Masci, come se la competenza della gestione dell’acqua fosse dei Comuni. Mi corre l’obbligo di rettificare questa informazione, rilanciata dagli organi di stampa tra ieri e oggi. Il serbatoio installato nella scuola Virgilio per consentire ai cittadini di rifornirsi è ancora lì. Lo abbiamo detto nei giorni scorsi e lo ribadiamo oggi. Nonostante il disagio per la carenza di acqua sia particolarmente avvertito in alcune zone della città, al pari di tutto l’Abruzzo, soprattutto da chi non ha un impianto di autoclave (o da chi ha un serbatoio troppo piccolo), il serbatoio posizionato nella scuola Virgilio è stato utilizzato solo da pochissime persone: nei primi giorni i fruitori si contavano sulle dita di una mano, alcuni sono arrivati qui a Pescara da Montesilvano, per approvvigionarsi, in questi giorni sono ancora meno.
Che siano stati persi tre anni lo dice in maniera apodittica il M5S, che ignora, come sempre, tutti gli interventi messi in campo dall’Aca per contrastare la dispersione e aumentare la disponibilità di acqua (dopo che ha messo a posto i conti disastrati ereditati dal passato), già abbondantemente illustrati dall’Azienda acquedottistica in tutte le sedi istituzionali, e anche in questo caso dobbiamo ricordare che il Comune non ha competenza diretta, e non parliamo solo del Comune di Pescara ma di tutti i Comuni serviti che sono 64 e appartengono a tre province abruzzesi. Peraltro proprio l’Aca ha annunciato l’attivazione di un tavolo di concertazione, ma anche questo i pentastellati lo ignorano, perché non si informano (dall’Aca).
Il M5s contesta anche l’immobilismo in Regione, come se il Comune si dovesse far carico anche di questa eventuale responsabilità, ma forse dovrebbe puntare l’indice accusatore contro chi li ha rappresentati fino a pochi mesi fa, a un certo livello, in Regione, visto che Domenico Pettinari, oggi civico, è stato vice presidente del Consiglio regionale proprio in quota M5s. Va riconosciuto, però, che finalmente i pentastellati hanno capito che il problema va ben oltre i confini del Comune di Pescara e le competenze non risiedono nel Palazzo di piazza Italia.
L’amministrazione comunale è stata ed è aperta a tutte le soluzioni possibili per andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle attività che stanno vivendo l’emergenza idrica, tant’è che ha accolto la richiesta dei balneatori del Sib/Confcommercio di installare serbatoi aggiuntivi. Difficoltà che capiamo e che sicuramente non ci fanno gioire, anzi, ma è un dato di fatto che l’acqua non c’è più, alle sorgenti, e certamente non tornerà continuando a strillare alla luna e a puntare strumentalmente il dito, per motivi prettamente politico-elettorali, contro il Comune di Pescara, che non ha competenze in merito, e che fa tutto quello che può fare e anche di più di quello che deve.
Quanto ai serbatoi, il Comune, come è stato già detto e ripetuto, è in contatto diretto con l’Aca (c’è una chat con tutti i 64 sindaci per tutti gli aggiornamenti) che ha anche un servizio di soccorso idrico per riempire i serbatoi rimasti a secco, così come c’è un avviso dell’Ersi per erogare contributi a chi installa un autoclave: c’è tempo fino al 31 agosto per fare domanda. Ma se poi si propongono i cosiddetti “serbatoi di quartiere” credo che prima di parlare si dovrebbe riflettere un attimo, evitando la demagogia spicciola e fuorviante: il M5s metterebbe forse un serbatoio da migliaia di metri cubi in piazza Salotto, in corso Umberto, in piazza Sacro Cuore o magari al centro storico? Appare a dir poco inverosimile, oltre che fuorviante. E poi a spese di chi? Magari dovrebbero pagare il conto anche quei cittadini che si sono già attivati con l’installazione di un autoclave e un serbatoio, ormai indispensabili per fronteggiare l’emergenza idrica? Dobbiamo prendere coscienza del fatto, e dobbiamo farlo tutti, che l’autoclave e il serbatoio devono entrare nelle nostre case, e questo passaggio è stato ampiamente compreso a livello nazionale tant’è che l’intervento rientrava tra quelli che beneficiavano del bonus”.