Cultura e eventi

Pescara, Blasioli e Di Stefano in visita ispettiva al centro SAI di via del Santuario

«Struttura fatiscente, operatori da mesi senza stipendio e servizio carente, ma con le proroghe mensili del Comune non si possono programmare le necessarie assunzioni»

Pescara. Questa mattina il vice Presidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli e la Consigliera comunale Michela Di Stefano si sono recati in visita ispettiva al Centro SAI di via del Santuario, la struttura inserita all’interno del Sistema di Accoglienza e Integrazione Richiedenti Asilo e Rifugiati.

“Con delibera di giunta n. 640 del 28/09/2017 – si legge in una nota – il Comune di Pescara ha aderito per il triennio 2018-2020 alla rete SPRAR, il Sistema nazionale di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, dedicata all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), ottenendo un finanziamento da parte del Ministero dell’Interno. Il progetto è stato rinnovato una prima volta nel 2020 (con delibera di giunta n. 211 del 29.05.2020) per il triennio 2021-2023 e una seconda volta nel 2023 (delibera n. 336 del 08/05/2023) per il triennio successivo.

Per il periodo in corso, al Comune di Pescara è stato assegnato un importo complessivo di 1.553.800 euro per l’accoglienza dei 20 minori previsti, di cui 312.800 euro per il 2024 (dal 1 luglio al 31 dicembre) e 620.500 euro per ciascuna delle annualità 2025 e 2026.

Per la realizzazione delle misure di accoglienza il Comune di Pescara può avvalersi di uno o più enti attuatori, selezionati attraverso procedure espletate nel rispetto del codice degli appalti, che devono possedere un’esperienza almeno biennale e consecutiva nell’ultimo quinquennio nell’accoglienza degli stranieri e una specifica esperienza nell’accoglienza di minori in stato di abbandono per i progetti dedicati ai minori stranieri non accompagnati, debitamente documentate.

Il SAI di Pescara è attualmente gestito dall’ASP, l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona per la Provincia di Pescara costituita dalla Regione Abruzzo, con la quale il comune ha sottoscritto una convenzione la cui scadenza era originariamente fissata al 31.12.2023, salvo poi essere differita, sulla base di specifici Decreti del Ministero dell’Interno, prima al 30.06.2024, e infine al 31.08.2024 nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara per l’affidamento dell’organizzazione della gestione dei servizi.

Tra qualche giorno quindi terminerà l’ultima proroga, a meno che l’Asp non venga nuovamente individuato come soggetto gestore, e in tal caso vogliamo sperare che non si tratti dell’ennesima proroga di qualche mese. Le proroghe di questo tipo infatti non danno certezza al personale, non permettono le assunzioni che sarebbero necessarie e non consentono nemmeno lo svolgimento delle attività previste. Non a caso il centro è attualmente sprovvisto di un insegnante di lingua italiana.

La visita di questa mattina è essenzialmente motivata da alcune criticità. Le prime riguardano lo stipendio dei dipendenti, che, come spesso avviene per l’Asp pescarese, viene accreditato con forte ritardo, rileva il vice Presidente del Consiglio regionale Blasioli. Stando alle informazioni da noi raccolte, infatti, sembrerebbe che i 10 operatori impiegati presso la struttura non ricevano gli emolumenti da circa 4 mesi – situazioni analoghe si riscontrano anche in altri servizi gestiti dall’Asp -. Vogliamo capire inoltre perché anche in situazioni pacifiche siano stati generati contenziosi per il mancato pagamento dei dipendenti che nel frattempo si sono dimessi.

Per quel che riguarda la struttura visitata oggi ci è stato riferito, anche se ciò non può costituire una esimente, che il Comune di Pescara, pur avendo prorogato l’affidamento del servizio fino a fine mese, non stia versando quanto dovuto all’Asp. Assieme alla consigliera Di Stefano approfondiremo la questione al fine di appurare i motivi di questo forte ritardo e la situazione del nuovo bando di gestione.

Tuttavia, permangono criticità anche di altra natura, relative in particolar modo alle condizioni della struttura – che, piuttosto fatiscente, necessiterebbe di una generale riqualificazione o quantomeno interventi di ritenteggiatura, sanificazione, sostituzione degli infissi e sistemazione della zona cottura – e al servizio offerto, sottolinea la consigliere comunale Michela Di Stefano.

Il centro infatti è chiamato a garantire interventi di accoglienza integrata, il che non significa fornire esclusivamente vitto e alloggio bensì favorire anche attività di accompagnamento sociale per favorire la conoscenza del territorio e l’accesso ai servizi locali, come l’assistenza socio-sanitaria, promuovere l’apprendimento e l’istruzione, facilitare quindi l’apprendimento della lingua italiana, l’istruzione degli adulti e garantire l’iscrizione a scuola dei minori in età di obbligo scolastico, accompagnare le persone lungo un percorso di riacquisizione dell’autonomia, integrando servizi volti all’inserimento socio-economico.

Sarebbe utile sapere se a seguito della visita nel 2022 dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, al centro SAI di Pescara si siano registrati dei progressi in merito all’integrazione degli ospiti, soprattutto per quanto concerne il loro inserimento sociale e lavorativo.

La visita di questa mattina è un primo step doveroso finalizzato a far sentire intanto la nostra presenza in quello che dovrebbe costituire un importante centro di inclusione. Nelle prossime settimane continueremo a monitorare la situazione evidenziando i nodi irrisolti nelle sedi opportune, a partire dalle commissioni comunali e regionali, al fine di approfondire tutte le questioni che riguardano l’affidamento della struttura, il pagamento dei dipendenti e qualità del servizio offerto ai 20 ragazzi che vi trovano accoglienza”.

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