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Tagli agli enti locali, Patto per l’Abruzzo sostiene i Comuni: il caso arriva in Consiglio Regionale

D’Amico: “Una risoluzione per creare il fondo a sostegno dei comuni abruzzesi. Lo finanzieremo con parte delle risorse recuperate dall’abrogazione della Legge mancia”

L’Aquila. “Accogliamo e appoggiamo la richiesta dei 50 Sindaci abruzzesi, rappresentati dalle parole del Primo cittadino Angelo Radica, uniti nel chiedere al Presidente Marsilio di intervenire in merito ai tagli lineari, di oltre 30 milioni di euro, che il Governo Meloni ha fatto ricadere sulle spese correnti dei Comuni e delle Province abruzzesi, mettendo a rischio servizi essenziali ai cittadini.

Già lo scorso 13 luglio avevamo esortato il Presidente Marsilio a prendere le parti del territorio e non appoggiare le scelte della sua parte politica a Roma, ma nonostante la nostra istanza e il grido d’aiuto delle associazioni degli Enti locali, dalla maggioranza di centrodestra non è arrivata alcuna soluzione.

Pertanto, come opposizione, porteremo il caso in Consiglio regionale attraverso una Risoluzione in cui si impegna il Presidente Marsilio a creare un fondo nel Bilancio della Regione Abruzzo a beneficio di tutti i Comuni e le quattro Province abruzzesi, da destinare secondo criteri oggettivi, imparziali e trasparenti, e che tengano conto della popolazione e del disagio territoriale. Tale fondo dovrà essere finanziato, per le annualità previste dal comma 533 art. 1 della legge 213/2023, con parte delle risorse recuperate dall’abrogazione della Legge Mancia che, soprattutto alla luce di questa situazione emergenziale in cui versano gli enti locali, ci vede sempre più convintamente contrari.

Inoltre nella Risoluzione impegniamo il Presidente Marsilio nella Conferenza Stato-Regioni e presso il Governo a scongiurare il taglio lineare al funzionamento dei Comuni, consentire l’utilizzo dell’avanzo libero delle spese correnti e ridurre la percentuale di accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità stabilito dall’allegato A/2 del d.lvo. 118/2011.

L’operazione è tesa a mitigare i danni causati dai tagli del Governo Meloni che, particolarmente in Abruzzo, assumono le sembianze di una vera e propria emergenza” a dichiararlo è il Capogruppo di opposizione Luciano D’Amico, primo firmatario della Risoluzione, che continua “Abrogando la Legge mancia avremo a disposizione ben oltre 22 milioni di euro. Destinare una parte di questi alla creazione, o all’incremento, del fondo per i comuni e province significherebbe correggere il grave errore commesso dal centrodestra nell’ultima legge di Bilancio, con la quale sono stati elargiti milioni di euro senza alcun criterio di oggettività e trasparenza; e soprattutto significherebbe aiutare concretamente i sindaci permettendo di coprire quelle spese correnti che fattivamente si traducono in servizi per i cittadini, e non il finanziamento di qualche sagra o associazione di ballo, scelta in modo arbitrario e totalmente discrezionale dal consigliere regionale di turno. Riteniamo la nostra proposta una soluzione di civiltà, di trasparenza e di buon senso.

Il principio di sussidiarietà verticale, codificato anche dall’art. 118 della Costituzione italiana – continua D’Amico – comporta che in generale le funzioni amministrative (quelle con cui si fa fronte, in concreto, alle necessità della comunità) devono essere assegnate ai Comuni, essendo questo il livello più vicino ai cittadini. La restituzione dei fondi ai comuni permetterebbe alla Regione Abruzzo l’applicazione di tale principio chiaramente espresso dalla nostra Costituzione e azzerato dal Governo nazionale unitamente al principio di adeguatezza secondo il quale deve sempre essere garantito un proporzionato esercizio delle funzioni assegnate” conclude.

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