Carapelle Calvisio. Il 3 agosto alle 11, a Carapelle Calvisio (AQ), nella sala comunale, con l’intervento dell’archeologo Daniele Mancini, verrà presentato il romanzo di Maria Pia Vittorini Mannetti, Jacovella da Celano. La contessa coraggiosa, per i tipi delle edizioni Teaternum, con la prefazione di Massimo Pasqualone e la copertina di Luciana Vicaretti. “Donna di ieri, donna di oggi, in questo mio nuovo romanzo- sottolinea l’autrice- ho sentito il bisogno di ridar vita e valore alla figura dimenticata della combattiva ed eroica C ontessa, Jacovella da Celano, protagonista della storia degli Abruzzi(oggi Abruzzo e Molise) durante il quindicesimo secolo. Eppure le grandi opere del passato restano, sono lì ferme da secoli. Vorrebbero raccontarsi, ma noi non ci fermiamo a interrogarle. Siamo presi dalla frenesia del denaro, del potere, del divertimento. Nei libri di storia abbondano nomi di re, papi, condottieri, scarseggiano nomi di donne. È vero, nei secoli, alla donna è stato riconosciuto un unico diritto:essere sposa e madre. Difficile, se non impossibile, ribellarsi. Così come è difficile trovare nei libri di storia nomi di donne che hanno avuto il coraggio di farlo, opponendosi alle prevaricazioni dei potenti, a regole obsolete, per rivendicare dignità e libertà. Difficile leggere su di loro giudizi obiettivi, condizionati, sempre e comunque, da mentalità oscurantiste. Questo è il caso di Jacovella da Celano, figura straordinaria del Quattrocento abruzzese, alla quale la nostra Regione deve cultura, monumenti, opere d’arte, ancora oggi vanto del territorio”. Nella prefazione il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che interverrà alla presentazione, scrive che “Si legge tutto d’un fiato questa fatica letteraria di Maria Pia Vittorini Mannetti, un romanzo storico dedicato alla figura straordinaria e troppo presto dimenticata di Jacovella da Celano, donna superba del Quattrocento, simbolo della femminilità colta ed elegante, dell’amore per le arti e per la letteratura, di quella possibilità di agganciare l’eternità che solo gli spiriti sublimi conoscono e sanno agire. Leggendo questo romanzo si rimane affascinati da questa incredibile personalità, che la scrittrice rende simbolo di un tempo senza tempo, riesumandola dalle nebbie del passato, un passato che, nelle pagine che seguono, diventa contemporaneità, perché, con Croce, ogni storia è sempre storia contemporanea. Maria Pia Vittorini Mannetti si immedesima in Jacovella, flaubertianamente, ne propone una rilettura del personaggio che, forse, non sarebbe piaciuta ai coevi di Jacovella, un tantino invidiosi di questa donna assurda all’eternità per la sua costante ricerca della bellezza”.