“Da anni il Comune è sotto organico di oltre 160 unità. Approvato il bilancio stabilmente riequilibrato assumeremo 21 unità, ma in tre anni i servizi non sono mai stati messi a rischio”
Chieti. “Siamo perfettamente consci del fatto che il personale del Comune è sottodimensionato da anni, per questo nel nuovo Piano del fabbisogno dell’Ente abbiamo previsto assunzioni di almeno 21 unità. Così come siamo certi siano consci anche gli estensori della lettera interna sulle reperibilità apparsa a mezzo stampa, che finché non potremo assumere, dovremo fare un passo per volta, cercando, con tutte le nostre forze e mezzi, di assicurare servizi che fino a oggi non sono mai stati messi a rischio, né sono rimasti scoperti. Inoltre, la situazione lamentata è dovuta anche alla concomitanza dei ponti, non è generalizzata e riguarda prettamente settori tecnici”, così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore al Personale Massimo Cassarino, intervenendo sulla questione delle reperibilità.
“Nonostante il progressivo depauperamento dell’organico comunale, soprattutto per i pensionamenti (solo nel 2023 sono stati 13), sia i referenti interni e sia i sindacati sanno che non possiamo muoverci prima dell’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, ad oggi ancora sotto osservazione al Ministero dell’Interno come prevede la procedura – avvertono sindaco e assessore – . Un bilancio che confidiamo possa essere approvato al più presto, in modo da poter attingere alle risorse predisposte per procedere alle assunzioni. Sarà una boccata di ossigeno, soprattutto per alcuni settori, lo faremo reclutando personale dalle richieste di mobilità fra enti e anche attingendo dagli elenchi unici provinciali predisposti dalla Provincia di Chieti, a cui abbiamo aderito con convenzione e dentro cui ci sono tecnici, geometri, polizia locale e funzionari che a noi potrebbero essere molto utili. L’Ente negli ultimi dieci anni ha perso oltre 160 dipendenti, ma l’ultimo concorso risale al 2009! A causa del dissesto per ora abbiamo le mani legate, ma la volontà forte di arginare la situazione c’è ed è concreta, anche perché oggi siamo al di sotto del minimo garantito e il reintegro del personale è un’esigenza prioritaria e, soprattutto, già prevista dai delicati meccanismi del bilancio post dissesto. In merito alla reperibilità, sicuramente sentiremo i settori interessati, consapevoli che è un istituto previsto dalla contrattazione nazionale e che ci preme al punto che è stata inserita anche nel contratto integrativo aziendale, ma finché non avremo altre risorse dovremo gestire la situazione, concordando al meglio la copertura di funzioni che l’Ente non può non assicurare e che fino ad oggi, nonostante lo stallo di cui sopra, non sono mai mancate”.