Cultura e eventi

A Pescara un percorso formativo del Csv Abruzzo con le associazioni Apa, Isav e Aism

Pescara. Il Csv Abruzzo ets (Centro di servizio per il volontariato) per AIR, Agire in rete, con le associazioni Azione Parkinson Abruzzo odv ets, Isav (Iosonoancoravivo), Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) sezione provinciale di Pescara, organizza Imparare a essere caregiver, un percorso che insegna le buone pratiche e gli strumenti concreti alle persone che si occupano di persone malate, quasi sempre loro parenti, per non soccombere e mantenere il giusto life-balance.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina (venerdì 3 maggio) nella sala consiliare del Comune di Pescara dal sindaco Carlo Masci, e da Casto Di Bonaventura, presidente del Csv Abruzzo; Giusy Di Bari, referente di Azione Parkinson Abruzzo; Lorenzo D’Andrea, presidente di Isav; Vittorio Morganti, presidente di Aism; Nicoletta Di Nisio, assessore alle Politiche per la disabilità del Comune.
Il corso si terrà, dall’8 maggio al 31 luglio, nella sede della Fondazione Papa Paolo VI, sul lungomare Papa Giovanni XXIII, 55.
DICHIARAZIONI

Il sindaco Carlo Masci ha voluto salutare e ringraziare i presenti per l’impegno quotidiano nel sociale, un impegno che apprezza particolarmente come primo cittadino e anche perché conosce da vicino e personalmente questa realtà da molti anni.
Casto Di Bonaventura ha sottolineato l’importanza del progetto: “Per curare adeguatamente la persona portatrice di disabilità, oltre al necessario amore per lei, si chiedono anche conoscenze e competenze non trascurabili. Accompagnare i caregiver in un percorso formativo ben strutturato ci è sembrato di grande attualità e importanza per l’intera società”.
“L’organizzazione della giornata, i progetti di vita lavorativa, sociale e familiare”, spiega Giusy Di Bari, “devono essere riorganizzati sul paziente affinché riceva cura e assistenza dimenticandosi, purtroppo, delle esigenze del caregiver”.
“Il progetto”, aggiunge Vittorio Morganti, “risponde ai bisogni dei caregiver che sono costretti, a causa della patologia del proprio caro, a graduali o repentini cambiamenti delle proprie abitudini quotidiane”.
Conclude Lorenzo D’Andrea: “Vogliamo sperimentare una nuova azione che possa essere inclusa nella definizione delle linee di programmazione sociale: la formazione al lavoro di accudimento e al riconoscimento delle competenze acquisite”.
“L’assistenza ai nostri cari”, ha detto l’assessore Di Nisio, “richiede un impegno notevole, un grande dispendio di forze a livello fisico, di tempo ed emotivo ma non sempre i caregiver sono formati, sono pronti a svolgere questo compito durissimo, seppur pieno di amore per le persone che vengono accudite. Chi ha bisogno non va mai lasciato solo, questo è lo slogan del mio assessorato, e in questi anni lo abbiamo trasformato in fatti concreti. L’iniziativa di oggi ne è un esempio: attraverso questo corso si riesce ad accompagnare i caregiver in un percorso formativo che rappresenta un supporto a loro ma anche alle persone che loro assistono, che ne beneficiano indirettamente. Attraverso docenti qualificati vengono date informazioni puntuali e preziose, nella speranza di rendere meno gravosa un’attività impegnativa e spesso in salita”.

Il progetto Imparare a essere caregiver è un percorso di 52 ore di attività indirizzate a 30 caregiver famigliari. La formazione è affidata a dodici docenti, dal neurologo al logopedista e allo psicologo passando per il posturologo e gli operatori della Croce rossa.
L’intenzione è quella di sviluppare competenze tecniche e contribuire alla crescita emotiva dei caregiver, migliorare la loro capacità di informazione e orientamento, rafforzare la relazione collaborativa tra servizi sociali, sanitari e volontariato.

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