Cultura e eventi

Le installazioni del Festival Artinvita tra intelligenza artificiale, ecologia, decostruttivismo e fenomeni atmosferici

Il Festival Internazionale degli Abruzzi ARTINVITA, arrivato alla sua VII edizione che si svolgerà dal 26 aprile al 12 maggio, allarga ancora di più le sue collaborazioni ramificando la sua rete di persone, luoghi e ricerche artistiche. Questo Festival nasce con l’idea di essere un progetto multiculturale e internazionale che accoglie nuovi linguaggi e forme artistiche: una realtà trasversale che apre le porte ad artisti emergenti, performer, autori contemporanei e cineasti. Oltre alla sua ricca programmazione diffusa e trasversale di spettacoli, la direzione sta incrementando sempre più il suo interesse per le arti visive, plastiche, e multimediali e quest’anno presenterà 5 installazioni in 4 location differenti!

A dare il via a questa rassegna sarà ERRORE presso l’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese di Guardiagrele. Errore raccoglie due progetti, uno installativo e l’altro fotografico, dell’Artista Cristina Tarquini, a cura di Simone Marsibilio, curatore d’arte dello spazio espositivo /f urbä/, situato sempre a Guardiagrele (facendo sì che l’idea progettuale del suo contenitore prenda piede camminando da un luogo all’altro). Il progetto di Cristina Tarquini si compone di due lavori e linguaggi diversi, Shapeshifting Energy e Portraits Of Women’s True Gaze, che hanno un filo conduttore, una sorta di glitch di sistema utile, normale e vivo che contraddistingue la nostra capacità nel valutare quello che ci circonda, che guardiamo e che siamo. Cristina Tarquini con la sua ricerca artistica promuove un approccio collettivo all’apprendimento, coinvolgendo attivamente la comunità in esperienze che allenano non solo la creatività individuale, ma anche le buone pratiche collaborative.

Shapeshifting Energy è un’installazione interattiva, una sorta di videogame che velatamente permette al giocatore, aiutato dalla crescente temperatura terrestre, di manipolare gli eventi atmosferici tramite linee e figure disegnate su un tablet, offrendo un connubio interessante tra arte visiva, interazione dell’utente e conoscenza ambientale. Mentre Portraits Of Women’s True Gaze, proposta in italiano Ritratti Del Vero Sguardo Femminile è un dialogo tra Cristina e un’Intelligenza Artificiale. L’AI, tramite un’accorta selezione di immagini d’archivio impara a creare rappresentazioni di donne, che (però) nascono da una visione distorta e stereotipata del mondo femminile. Il progetto sarà inaugurato il 26 aprile alle ore 10.00 e resterà visitabile fino al 12 maggio negli orari consultabili sul sito del Festival.

Due giorni dopo, domenica 28 aprile alle 12.00 nella chiesa sconsacrata di San Rocco ad Arielli (CH) sarà possibile entrare nello sguardo dello scenografo e artista visivo e installativo Franck Jamin con l’opera Le Bout du Monde – Pier to pier. Jamin del suo lavoro dichiara: “Vorrei che fosse uno spazio per vagare, ma anche uno spazio per stare a proprio agio, e sentire che la “decostruzione” può portare nuove prospettive, che ci sono tante altre combinazioni possibili con ciò che ci viene offerto”. In questo lavoro riporta tutta la sua concettualità, aprendo le porte al dialogo, al movimentare le parole e i pensieri che possono emergere essendo presenti. In una metafora del nostro pensiero che deve essere decostruito per affrontare le questioni climatiche e sociali in cui siamo pienamente coinvolti, l’artista ha immaginato di riutilizzare ogni pannello di una vecchia scenografia in un assemblaggio esploso che afferma questa decostruzione mentre disegna una nuova architettura un po’ labirintica giocando sui propri riflessi e su quelli dello spazio della chiesa.

In linea con la volontà di approfondire il lavoro sulle arti visive, in occasione di questa edizione 2024, Il Festival ha disposto un bando per Artiste e Artisti residenti in Abruzzo Under 35, dal nome Zona Critica. Partendo da una frase del Filosofo Latour dove la «Zona Critica» sta ad indicare quella sottilissima pellicola della superficie terrestre dove l’acqua e il sottosuolo interagiscono. Agli artisti è stato chiesto a di interfacciarsi con le “gabbie” di ZooArt a Ortona, spazio particolare appunto per le sue gabbie che contenevano animali negli anni 80 diventate poi spazi espositivi grazie al magnificò lavoro svolto negli ultimi 20 anni da di Gabriele Orlando Lacchè e la sua cooperativa. Il progetto abruzzese selezionato sarà esposto assieme a due altri artisti internazionali invitati.

Il risultato è un’esposizione collettiva che ha preso il titolo di Superfici: Profondità Ristrette, e sarà presentata il primo maggio includendo nelle tre gabbie l’installazione Conversation Metabolite di Antoine Bertin, Pareti Aperte di Simon Rouby e Appartenenza del Collettivo Abruzzese Contempostranea, progetto vincitore del bando Zona Critica. Tre installazioni che tentano di confondere il territorio con il proprio confine: Conversation Metabolite è un’installazione meditativa che consente agli ascoltatori di sperimentare il linguaggio del microbioma oceanico. L’opera esperienziale il cui scopo è quello di scolpire i legami ecologici tra gli esseri umani e gli esseri che non siamo in grado di percepire solo attraverso i sensi. Pareti Aperte è concepito come omaggio a una delle illusioni primarie del mezzo cinematografico: quella di essere fisicamente in presenza dei personaggi di un film grazie solo alla luce. Infine Appartenenza è Il prodotto di un vissuto ed è impregnato delle tracce che gli esseri umani e gli organismi presenti in Natura hanno depositato sulla sua superficie.

L’ultima installazione sarà inaugurata il 5 maggio nella magnifica cornice del Castello di Semivicoli con un vernissage alle ore 18.00. L’opera, dal titolo Still Life presentata dall’Artista Marsigliese Max Sister, è realizzata grazie alla collaborazione con l’Institut Français e il progetto Nouveau Grand Tour che offre a giovani artisti francesi, italiani e tedeschi di meno di trent’anni l’opportunità di essere ospitati in una rete di residenze partner, per un periodo massimo di sei settimane. L’artista ha soggiornato in Abruzzo presso la struttura di residenza Dentro La Terra di Arielli (CH) dal 15 novembre al 5 dicembre 2023 per elaborare il suo lavoro che sarà presentato durante il Festival. Durante la sua residenza Max ha voluto portare avanti una ricerca sugli elementi naturali, sui fenomeni fisici e sulla loro trasformazione e realizzerà un’installazione composta da tre opere. La principale rimanda alla tradizione del monolite nella scultura, un concetto duraturo che simboleggia la permanenza e il potere della natura.

Come ogni anno, da sette edizioni a questa parte, ARTINVITA si prefigge l’obiettivo di portare nel territorio la possibilità di interagire in maniera orizzontale con il territorio. Arte e persone comunicano in diversi luoghi facendo in modo che il punto in comune sia la bellezza in tutti i suoi linguaggi.

Le giornate di ARTINVITA si animeranno nei diversi luoghi del festival tra teatro, danza, musica e spettacoli circensi partendo da Guardiagrele e andando a toccare luoghi come Orsogna, Crecchio, Pescara, Arielli, Castello di Semivicoli, Casacanditella, Ortona e Chieti.

Il programma intero è consultabile sul sito di Artinvita: https://www.artinvita.com/edizione2024/

BIGLIETTERIA ONLINE ATTIVA DAL 20 FEBBRAIO 2024

I biglietti e gli abbonamenti sono acquistabili online dalla sezione “Biglietteria” del sito https://www.artinvita.com/ o direttamente su Vivaticket https://www.vivaticket.com/it.

Sono previste riduzioni del 25% per Under 25 e over 65 e omaggi per persone con disabilità, è possibile prenotare inviando una mail a biglietteria@artinvita.com.

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

dal 1 marzo al 12 maggio
lunedì, martedì, giovedì, venerdì 10:00 – 12:00
mercoledì 16.00 – 18:00
1 ora prima dello spettacolo

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