Schael: “Progetto che funziona, niente critiche”
Chieti. “Scollegato dalla realtà. Questo viene detto di me che sono l’unico ad aver posto il tema delle Aree interne tra le priorità di questa Azienda, alle quali penso come non credo sia stato fatto nella storia precedente di questo territorio”. Il Direttore generale della Asl Thomas Schael dice la sua sulla salute nei paesi dell’entroterra con particolare riferimento al progetto “Casa della salute mobile”, presente nei paesi dell’Alto Vastese e del Sangro-Aventino da poco più di due mesi, sul quale è in atto un investimento importante in termini di organizzazione e monitoraggio dei risultati.
“Che sia un programma efficace per le attività di prevenzione lo dimostrano i numeri – aggiunge – . In 73 giornate sono state eseguite 8.564 prestazioni, e nello specifico: 3002 in cardiologia, 2566 spirometrie, 536 in dermatologia, 1409 per lo screening colon retto, 415 per Pap e Hpv test, e 636 mammografie. E’ evidente che con questa iniziativa abbiamo coinvolto persone che difficilmente avrebbero partecipato ai programmi di screeening, soprattutto per la prevenzione del tumore al colon, e in generale sottoponendosi a esami diagnostici che mettono in sicurezza la loro salute. Le persone partecipano e apprezzano l’impegno, perché per incentivare le adesioni il nostro Dipartimento Prevenzione, con il Direttore Giuseppe Torzi e l’epidemiologo Arturo Di Girolamo, la presenza del mezzo mobile è preceduta da un’azione di sensibilizzazione dei cittadini attraverso i Sindaci e i medici di medicina generale. La Regione ha investito milioni di euro su questa iniziativa che, come noto, avrà la durata di 3 anni, e tornerà più volte negli 86 paesi che sono stati selezionati in base alla distanza dagli ospedali, ma un’altra parte importante la svolgiamo noi come Asl, che abbiamo messo su un’organizzazione meticolosa e puntuale, e seguiamo passo passo il team di professionisti che opera sul mezzo. Per tutte queste ragioni non mi aspetto lodi ma non posso nemmeno accettare che vengano contestati tempi e modi di un’organizzazione che facciamo di tutto per far funzionare al meglio, tenendo conto dell’età della popolazione residente e della domanda di salute che possono esprimere. La Casa della salute mobile sarà dove ce n’è bisogno, e senza alcuna necessità di una reprimenda preventiva di qualche amministratore, che, semmai, può impegnarsi a fare sinergia con noi per incentivare l’adesione dei residenti a queste attività di prevenzione”.