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1 Novembre 2024
Cultura e eventi

Maud Howe allo Zambra di Ortona

Prima presentazione al pubblico del “Diario di una viaggiatrice” per il progetto Comete

Ortona. Chi è Maud Howe? È una donna estremamente attuale.

Nasce a Boston il 9 novembre 1854: è giornalista, scrittrice e rivoluzionaria, è autrice di numerose opere che spaziano dalla saggistica alla narrativa di viaggio, passando per la biografia e il romanzo ed affronta tematiche di grande modernità con sentimento ed emozione.

Maud Howe, però, è anche la prima protagonista femminile del vasto progetto “Comete – Scie d’Abruzzo” di Ianieri edizioni e diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta: il titolo del quarto volume della serie blu dedicata alla narrativa di viaggio è “Diario di una viaggiatrice, tra luoghi e identità d’Abruzzo”.

Grazie alla collaborazione tra Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino e la Libreria Moderna Fabulinus & Minerva di Ortona di Micaela Ortolano, il Cinema Auditorium Zambra di Ortona ospita l’11 aprile alle ore 18.00, la prima presentazione di questo nuovo volume tutto al femminile.

Dopo i saluti della Sorino, racconteranno il viaggio della scrittrice americana, la Professoressa Emanuela Ettorre; la Professoressa Martina Russo che ha curato introduzione, traduzione e note, e la scrittrice Kristine Maria Rapino che ha scritto la prefazione del volume. Modera la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Howe vuole offrire ai lettori una visione realistica dei luoghi, delle persone, dei loro costumi e delle loro tradizioni, anche a costo di apparire sconveniente e a tratti rude ed infatti la sua è una narrazione fortemente antropologica: esplora la cultura, le pratiche sociali, le credenze dei personaggi e dei luoghi rappresentati. Ciò comporta, appunto, un’attenzione particolare ai dettagli culturali, ai valori e ai comportamenti sociali che influenzano il modo in cui gli individui interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Con il suo linguaggio lineare e spontaneo, indubbiamente, non omette anche critiche.

Il volume raccoglie la traduzione di un estratto dell’edizione del 1909 di Roma Beata: Let ters from the Eternal City, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1903: si tratta di un epistolario, una serie di lettere che idealmente Maud Howe indirizza alla sorella Laura ed è una narrazione che ripercorre alcune delle tappe della sua lunga permanenza in Italia, dal gennaio del 1894 all’agosto del 1900. La scrittura di Maud Howe offre immagini ricche di dettagli, e ci sono continui rimandi pittorici, sembra di vedere tutto ciò che lei descrive, e le sue parole sono accompagnate ad una serie di disegni del suo uomo, John Elliott, presente come personaggio all’interno del testo con il diminutivo di J.

In Appendice I treni di Flaiano di Lucilla Sergiacomo riportano indietro nel tempo: la lettura dà la possibilità al pubblico di conoscere un altro interessante personaggio quello di Don Oreste De Amicis, proclamatosi dio ed originario del comune vestino di Cappelle sul Tavo (PE).

“Comete” si avvale

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