Pescara. L’affidamento di un appalto e la conseguente attivazione di un cantiere, specie in un’area delicata come quella aeroportuale, ha una sua complessità e va ben oltre l’immagine tradizionale di un cantiere con ruspe e operai al lavoro. Così la Saga interviene per chiarire alcuni aspetti relativi alle opere che porteranno all’allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo di 386 metri.
Prima di procedere all’esecuzione della parte delle opere che porteranno la pista ad una lunghezza di 2 km e 806 metri, il cronoprogramma prevede la pulizia dell’area che per decenni è stata letteralmente sommersa dalla folta vegetazione e da rifiuti di vario genere abbandonati. Questa fase di lavori è già in corso.
La prima attività imprescindibile riguarda la bonifica della zona da possibili ordigni bellici, di cui si occuperà una ditta altamente specializzata. Solo una volta concluse tali attività propedeutiche di pulizia e bonifica, si procederà alla partenza dei lavori di realizzazione e perimetrazione della porzione aggiuntiva di pista e che quindi vedrà squadre di addetti ai lavori e movimentazione della terra.
Tutta questa fase preparatoria, ma che rientra già nell’attività di appalto delle opere, non avrà alcuna ripercussione sul traffico aereo, motivo per il quale è stato emanato un Notam per sospendere l’inizio delle limitazioni operative, che invece saranno necessarie in una seconda fase di esecuzione delle opere.