Roma. “Nicola Carlesi ci ha insegnato l’appartenenza al partito, che per lui era prima di tutto ‘comunità umana’, e solo dopo ‘politica’. Una comunità che non poteva finire e che si sarebbe dovuta tramandare di generazione in generazione, per quello credeva nei giovani, a cui chiedeva di essere rivoluzionari e propositivi. Non solo, Carlesi odiava gli individualismi, ‘perché gli uomini passano mentre la politica a resta immortale’, diceva. Tra i tanti insegnamenti che ha lasciato, ricorderò una cosa che mi disse durante la campagna elettorale per la sua elezione nel 2001: se per vincere dobbiamo essere come gli altri, io preferisco perdere”.
E’ quanto ricordato dal senatore Etel Sigismondi durante la maratona oratoria di sua iniziativa in ricordo di Nicola Carlesi, già deputato di An, scomparso nel 2014, svoltasi oggi in Sala Zuccari del Senato.
“Porterò sempre con me l’insegnamento ricevuto durante il congresso regionale di AN dopo la morte di Sospiri – ha proseguito il senatore Guido Liris. “Un congresso che andò a favore di un altro candidato opposto a lui, ma che lo vide vincitore morale per un discorso che tutti ricordano e che mi fece capire come si affronta dignitosamente una sconfitta. Un intervento in cui Carlesi raccontò di aver sognato un partito in cui tutti avrebbero avuto la possibilità di emergere e che è diventato realtà con Giorgia Meloni. Sono sicuro – conclude Liris – che starà osservando, orgoglioso, ciò di cui era stato preveggente”.
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