“La Regione priva i cittadini di un servizio essenziale”
L’Aquila. “Perdere i Nuclei di Cura Primaria all’Aquila vuol dire depotenziare ulteriormente la sanità del territorio e limitare, in maniera arbitraria e quindi voluta, il diritto di accesso alle cure dei cittadini. Una scelta inaccettabile e incomprensibile che graverebbe sulla nostra collettività e che abbiamo il dovere di scongiurare ad ogni costo. Come ho fatto più e più volte, anche il 22 febbraio, nell’ambito della manifestazione organizzata da FIMMG, SMI, SNAMI e CGIL, sarò sotto la sede della Direzione Strategica della ASL1 all’Aquila per ribadire la mia contrarietà alla chiusura degli NCP, un servizio essenziale che, invece di essere messo da parte, andrebbe rinforzato e reso centrale all’interno della rete della medicina del territorio”.
Ad affermarlo è Giorgio Fedele, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
“I Nuclei di Cura Primaria garantiscono un servizio assistenziale di dodici ore al giorno che sarebbe assurdo dover perdere: potrebbero anche eseguire esami diagnostici di primo livello, se solo fossero messi nelle condizioni di farlo e, con le lunghe liste d’attesa che gravano sui nostri presidi pubblici, rappresenterebbero un’alternativa importante cui i cittadini potrebbero ricorrere. Non solo, ma avrebbero anche l’importante ruolo di deflazionare gli accessi ai Pronto Soccorso per tutte quelle prestazioni che non sono erogate in emergenza urgenza – come i codici verdi o bianchi – per le quali i cittadini, non trovando risposta nella medicina territoriale, sono costretti a ricorrere ai presidi ospedalieri finendo così per intasarli. Perderli equivarrebbe a compiere un brutto e pericoloso passo indietro all’interno di un sistema sanitario come quello aquilano reso già fragile dalle scellerate politiche di centrodestra di questi anni che portano la firma dell’Assessore Verì, del Presidente Marsilio e della Direzione Generale dell’azienda guidata da Ferdinando Romano. La sanità va potenziata e non tagliata. I servizi ai cittadini vanno garantiti e non limitati”.