Chieti. L’Associazione ArteMind organizza la manifestazione OMNIA ARTIS, Patrocinata dal Comune di Chieti con direzione scientifica di Angela Rossi. Il primo appuntamento è previsto per il 22 febbraio alle ore 17.00 presso il Museo Barbella, con uno spazio culturale intitolato NEL SEGNO DI DIONISO, che prevede la presentazione della Rivista di letteratura e didattica greca e latina Scholia e una conferenza-spettacolo sulle origini del mito di Dioniso con i suoi epiteti cultuali, attributi ed elementi simbolici e rituali ( piante, animali).
Valeria di Toro, Barbara Lovecchio, Silvana Marrone, Annalisa Michetti, Maria Cristina Stumpo, Mauro Vavotici, Allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci eseguiranno passi del Trionfo di Bacco di Francesco Redi, citazioni sul ditirambo e sui brindisi augurali.
Il nome Dioniso può essere interpretato come figlio di Zeus, contenendo Διό (Dios), che altro non è che il genitivo di Zeus, ma anche come dio di Nisa, il monte dove secondo altre versioni egli sarebbe cresciuto, o come colui che nacque due volte, perché cucito sulla coscia di Zeus. Diònisos, dio greco della forza vitale, della fertilità, del vino, detto più tardi Bakchos o Iakchos, è una divinità molto complessa, che riunisce in sé i caratteri di Pan, di Ermes, divenendo poi un dio della Tracia, il cui culto si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. Dioniso era tipicamente associato alla vite, al tirso e al Kantharos (una coppa per bere). Molte sue rappresentazioni lo ritraevano barbuto con una corona di edera e una pelliccia di pantera, ma dopo il V sec. a.C., veniva ritratto giovane e imberbe.
Il critico d’arte Massimo Pasqualone, che cura la sezione artistica, inaugurerà la Mostra di Romeo Battisti, che espone dal 22 al 28 febbraio.
L’artista Romeo Battisti è nato a Poggio Bustone (RI), dove vive e lavora. Da sempre appassionato d’arte si è laureato presso l’accademia di Belle Arti dell’Aquila. Ricercatore e sperimentatore ha sempre cercato il senso delle cose oltre l’apparenza. Sondando in profondità i luoghi comuni, l’apparente separazione dell’uomo può dissolversi e rivelarci la nostra integrazione con il mondo. Questi temi diventano linfa vitale e trapelano nella sua arte: figura e sfondo sono risolti in un tutto unico indivisibile, il limite è superato. L’artista Battisti Romeo ha studiato le tecniche degli antichi maestri e si avvale di ogni materiale reputi necessario all’espressione moderna. Inchiostri, terre, tempere, oli, velature, impasti, gocciolature, abrasioni fanno parte del suo repertorio originale.