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Chieti, dissesto idrogeologico via Arenazze. Colantonio: “Le questioni che rimangono nei cassetti”

Chieti. “Come cittadino di Chieti sono fortemente preoccupato di quello che sta accadendo in Via Arenazze- Via Fontevecchia -quartiere Santa Maria.
Un progressivo dissesto idrogeologico sta portando gradualmente allo spopolamento di palazzi interessati dal fenomeno e che purtroppo rimarranno vuoti sino a quando non ci sarà una progettazione di consolidamento “SERIA” come si affrontò nel passato per Via Quarantotti- Via Cutelli e Via Ricci grazie ad grande finanziamento di cui beneficio il Comune di Chieti per diretto interessamento ed impegno dell’On.le Giovanni Pace ,poi divenuto anche Presidente della Regione Abruzzo.
Occorre oggi più che mai ,una politica che si interessi realmente a questo problema che oltre ad un gravissimo disagio per i cittadini , ha portato anche alla chiusura di due plessi scolastici con tutte le problematiche che ne conseguono.
Tutti devono fare la loro parte ,in primis il Comune di Chieti con il Sindaco e l’Assessore di riferimento ,cercando di evidenziare e portare a conoscenza delle Autorità competenti in materia di sicurezza della pubblica incolumità e Protezione Civile e soprattutto anche nei confronti della cittadinanza ,tutte le situazioni emergenti che, grazie alla stagione più che mite,permettono una esatta analisi e consequenziali linee di intervento.
Mi riferisco a quanto rilevato ed accertato dall’Amministrazione e dai tecnici Comunali, da oltre 2 anni, all’interno del Complesso Sant’Agata nel cuore di Santa Maria.
All’interno del cortile della struttura monasteriale ,si è aperta una rilevante e profonda voragine,causata probabilmente dall’ingente quantità di acque meteoriche che convogliano e ristagnano nel detto cortile abbandonato da anni.
Sembra quasi si sia creato un effetto “vasca da bagno” quando ormai colma ,non convoglia più l’acqua nell’antico compluvio centrale ma di fatto si apre una frattura laterale che libera e svuota ripetutamente da anni le acque meteoriche.
A prescindere dallo incanalamento e svuotamento del sottosuolo che questa situazione sta creando nella direttrice principale , ma se si mettessero a confronto le più semplici cartografie,si noterebbe subito che la confluenza idrica, ormai canalizzata naturalmente nel sottosuolo, si orienta proprio verso l’attuale punto di maggiore crisi del dissesto.
Se questa cosa venisse alla luce e soprattutto venisse approfondita dal Comune stesso ,dimostrerebbe palesemente che l’effetto critico è dato da una induzione e continuo scorrimento dell’acqua meteorica .
Allora mi chiedo e chiedo al Sindaco Ferrara ed all’Assessore Rispoli e tutta la Giunta ,compresi quelli che si occupano di feste e luminarie; avete l’esatta conoscenza di questo problema all’interno del complesso S.Agata ? avete reso partecipi della situazione le Autorità competenti in materia di sicurezza della Pubblica incolumità (Prefetto di Chieti e Dip.Protezione Civile della Regione Abruzzo) e soprattutto cosa potrebbe succedere se ,malauguratamente (anche se attesa da molti) ricominciasse una stagione fortemente caratterizzata da piogge o una abbondante nevicata che provocherebbe un consistente accumulo di massa nevosa proprio sulla cavità della voragine esistente in loco ?
Speriamo che anche questo “APPELLO” non venga sottovalutato o “DERISO” da qualcuno perchè con questa situazione c’è poco da stare tranquilli e l’ampia documentazione fotografica ne è testimonianza inconfutabile”. Si legge così in una nota del capogruppo della Lega Salvini al Comune di Chieti Mario Colantonio.

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