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La sede di Confindustria L’Aquila verrà spostata a Pescara, Fedele: “Ancora uno scippo alla nostra provincia sempre terreno di conquista”

L’Aquila. “Anche la sede legale di Confindustria verrà spostata dall’Aquila a Pescara. Tra meno di una settimana, infatti, la provincia dell’Aquila subirà l’ennesimo scippo ai danni dei suoi cittadini e ancora una volta in favore delle aree costiere dell’Abruzzo. Il tutto sta avvenendo in questi giorni, nel gravissimo silenzio delle istituzioni. Il 16 febbraio il Consiglio generale di Presidenza di Confindustria Abruzzo procederà alla modifica statutaria e al cambiamento della sede legale che passerà dall’Aquila a Pescara senza che sia stato minimamente aperto un confronto o un dialogo con gli imprenditori industriali del nostro territorio. Oltre allo spostamento della sede legale sarebbe prevista un’altra novità: l’alternanza alla presidenza che verrebbe affidata per sei anni a Confindustria Medio Adriatico e per soli due anni a Confindustria L’Aquila, andando così a depotenziare di non poco il peso politico e la rappresentanza del nostro territorio per rafforzare, invece, quello dell’area pescarese”, afferma Giorgio Fedele, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

“Una disparità di trattamento troppo netta e grave per tacere, che non può essere in alcun modo presa in considerazione e quindi accettata né dagli imprenditori industriali né dalle istituzioni locali. Altresì assurda e inopportuna è la scelta di Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Abruzzo, che non ha aperto un tavolo di confronto e dialogo prima di mettere al voto una decisione così importante e dal notevole impatto sugli imprenditori industriali della provincia aquilana. Se adottata, lo spostamento della sede legale rappresenterebbe un unicum in Italia, essendo che in tutte le altre regioni la Confindustria regionale ha la sua sede legale nel capoluogo che in questo caso sarebbe, appunto, L’Aquila. Tutto ciò sarebbe illogico. Prima del 16 marzo va assolutamente aperta una valutazione di merito poiché queste due modifiche andrebbero a incidere considerevolmente sul peso politico e di rappresentanza di Confindustria L’Aquila sul territorio abruzzese. Tutto ciò non può accadere”.

Prosegue Fedele: “Il silenzio del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, è inaccettabile e incomprensibile, così come quello del Presidente Marsilio, leader della coalizione di centrodestra. A questo punto chiariscano immediatamente le loro intenzioni poiché questa vicenda coinvolge direttamente, ma non solo, il tessuto imprenditoriale del nostro territorio. In questi cinque anni la provincia dell’Aquila è sempre stata relegata all’ultimo posto degli interessi del governo regionale uscente, evidentemente perché qui si sentono padroni e non servitori dei cittadini. Se pensano, poi, di poterci usare e sacrificare per avvantaggiarsi elettoralmente su Pescara ed il pescarese si sbagliano di grosso. Va difeso con decisione e determinazione il tessuto imprenditoriale della nostra provincia che, qualora passassero queste modifiche, resterebbe fuori dalle decisioni importanti non avendo più peso politico all’interno di Confindustria per come la vorrebbe configurare il presidente Pagliuca. Mi farò sentire in tutte le sedi e porterò ovunque la voce e le testimonianze degli imprenditori industriali. Sono e sarò al loro fianco in questa battaglia”.

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