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Nuova legge governo del territorio, Unitel: “Rischio stravolgimento piani comunali”

La nuova legge sul governo del territorio, in vigore da 21 dicembre scorso, rischia di modificare radicalmente l’impostazione dei piani regolatori comunali, eliminando previsioni di espansione spesso strategiche per lo sviluppo del territorio urbanizzato.

È l’allarme lanciato dall’UNITEL, l’Unione Nazionale Tecnici Enti Locali, sezione Abruzzo, a margine di una giornata di approfondimento organizzata con Ordine Architetti Teramo e INU Abruzzo e Molise.

“La perimetrazione del territorio urbanizzato, da attuarsi entro giugno 2025, riporterà a zona agricola tutte le aree soggette a pianificazione attuativa per le quali non sia stata già stipulata convenzione e non dotate di infrastrutture per l’urbanizzazione primaria – sottolinea UNITEL – tagliando gran parte delle previsioni di espansione dei PRG vigenti, anche se contenenti opere strategiche per lo sviluppo e la dotazione di servizi per le città”.

“Comprendiamo la necessità – continua l’unione dei Tecnici – di preservare un bene prezioso come il suolo e condividiamo lo spirito della norma, ma contestiamo l’esproprio, di fatto, della potestà pianificatoria dei Comuni, già in parte minata da precedenti leggi regionali, che hanno introdotto deroghe alla pianificazione locale. I Comuni, infatti, dovranno obbligatoriamente, entro i prossimi quattro anni, riapprovare nuovi piani urbanistici, affrontando spese notevoli, vedendo di fatto limitata l’attività edilizia in attesa del nuovo piano, salvo che per interventi all’interno del tessuto urbano consolidato, in assenza della possibilità di reperire aree da destinare a standard (parcheggi, verde pubblico, servizi) all’interno dello stesso”.

L’UNITEL chiede, quindi, alla Regione Abruzzo, di rivedere la norma, già in occasione della prossima riunione del Consiglio Regionale, ricomprendendo nella perimetrazione del territorio urbanizzato tutte quelle aree ritenute dai Comuni necessarie per lo sviluppo ed il consolidamento dei propri territori, magari con l’obbligo di attuazione entro cinque anni, in modo da permettere una armonica crescita degli ambiti urbani nell’ambito delle pianificazioni già consolidate. Tale proposta verrà ufficializzata nell’ambito della giornata di studio che si terrà venerdì prossimo a Teramo, presso l’università di Teramo, alla presenza dell’assessore regionale Campitelli, giornata dove, sicuramente, verranno fuori ulteriori istanze di modifica di una norma, a lungo attesa, che necessita di essere calibrata in funzione di una più agevole ed equa applicazione.”

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