L’Aquila. “La nostra regione conserva un patrimonio floristico invidiabile che fa ben sperare per le attività future. Un recente studio dell’Università di Pisa ha infatti messo in evidenza come l’Abruzzo sia tra le prime quattro regioni più ricche di flora e addirittura tra le prime tre con minor numero di specie aliene in Italia. Una notizia che deve essere sottolineata con il lapis rosso poiché deve farci riflettere sulle tante possibilità che questo patrimonio può offrire in termini di sviluppo dell’industria legata alla produzione di miele, delle spezie autoctone, delle medicine, degli olii e delle essenze”.
È quanto afferma Paolo Federico, sindaco di Navelli e candidato al Consiglio regionale nella lista di Forza Italia nel collegio provinciale dell’Aquila.
“Settori che qualcuno potrebbe considerare di nicchia, ma che in realtà possono e stanno già rappresentando un ottimo volano per le economie locali del futuro. Per capirlo”, fa osservare Federico, “basti pensare che alcune regioni – come la Toscana che tuttavia arriva dopo l’Abruzzo in questa speciale classifica fatta dall’Università di Pisa – si sono già attivate al fine di fornire corsi di formazione gratuiti e tutelare proprio la raccolta, la trasformazione e la commercializzazione delle piante officinali e spontanee. In questo modo si stanno predisponendo per dare una mano ad ampliare l’offerta degli agricoltori classici e soprattutto andando ad intercettare e stimolare le vocazioni del territorio fatta di nuove realtà legate all’agricoltura e all’imprenditoria”.
“Inoltre, a questi tipi di attività, fatti di piccoli laboratori a cui si possono abbinare anche azioni esperienziali e legate al turismo, deve essere data fiducia poiché sono strettamente collegate al bisogno di qualità che gli acquirenti richiedono. Credo”, conclude Paolo Federico, “che queste risorse offerte dalla nostra terra debbano essere al centro anche delle attività della classe politica che deve fare la sua parte stando attenta e mettendosi a disposizione del territorio, dei suoi giovani e dei tanti che hanno voglia di far crescere il nostro Abruzzo”.